• Ep. 69 Turismo congressuale: Analisi e Trend
    Jul 5 2025

    Il settore MICE (Meetings, Incentives, Conferences, Exhibitions) rappresenta una componente dinamica e di elevato valore aggiunto all'interno dell'industria turistica globale. La sua influenza si estende ben oltre la semplice fornitura di spazi e pernottamenti, generando un significativo indotto economico che abbraccia la logistica, le tecnologie avanzate, la ristorazione di qualità, i servizi di supporto e una vasta gamma di attività complementari. Questa complessa filiera contribuisce in maniera sostanziale all'economia delle destinazioni ospitanti, fungendo da catalizzatore per lo sviluppo locale e nazionale.

    Per l'Italia, il turismo congressuale si configura come un motore strategico di primaria importanza. Esso non solo contribuisce in modo decisivo alla destagionalizzazione dei flussi turistici, mitigando la dipendenza dalle alte stagioni e garantendo un'occupazione più stabile per le strutture ricettive, ma attira anche un segmento di viaggiatori caratterizzato da un'elevata capacità di spesa. Questi delegati, spesso professionisti e decision-maker, non solo investono direttamente in servizi congressuali e alberghieri, ma generano anche un consumo significativo nel commercio locale, nella ristorazione e nelle attività culturali e ricreative. Inoltre, il MICE promuove l'immagine del Paese come centro di conoscenza, innovazione e scambio intellettuale, rafforzando la sua reputazione a livello internazionale. La sua intrinseca resilienza, dimostrata nella ripresa post-pandemica, e la capacità di generare valore a lungo termine, lo rendono un pilastro fondamentale per la competitività complessiva del sistema Paese.



    Questa sezione approfondisce le recenti performance del settore MICE in Italia, il suo posizionamento a livello internazionale e le dinamiche geografiche interne che ne caratterizzano lo sviluppo.



    Il turismo congressuale italiano sta vivendo una fase di forte espansione, con indicatori che ne attestano la robusta crescita. Nel 2024, si è registrato un incremento dell'8,2% nel numero di eventi rispetto all'anno precedente, generando un impatto economico complessivo di oltre 11,7 miliardi di euro. Parallelamente, il numero di partecipanti è aumentato del 7,8%, raggiungendo quasi 30 milioni di persone, e le presenze totali hanno toccato quota 47,2 milioni, con un notevole incremento del 12,9%.


    Questa traiettoria di crescita consolida la ripresa del settore iniziata nel 2022, quando la meeting industry italiana aveva già recuperato oltre il 70% degli eventi rispetto al 2019, l'ultimo anno di riferimento pre-pandemico, con un totale di 303.689 eventi, segnando un impressionante +251,3% rispetto al 2021. Tale andamento positivo si è protratto e rafforzato nel 2023 e nel 2024, confermando la "rivincita" del settore MICE italiano dopo le sfide imposte dalla pandemia.


    Le ricadute economiche di questa espansione sono evidenti. Nel 2022, la spesa per i viaggi d'affari in Italia ha rappresentato il 14,5% degli introiti turistici internazionali, superando il livello del 13,1% registrato nel 2019 e contribuendo a un aumento complessivo degli introiti del +10,4%. Questo dimostra che la crescita attuale non è una semplice ripresa, ma una riposizionamento strategico del Paese nel panorama globale del MICE. L'Italia sta attivamente capitalizzando sulle proprie eccellenze per affermarsi come una destinazione congressuale di riferimento a livello mondiale. La Ministra del Turismo, Daniela Santanchè, ha sottolineato l'impegno del governo nel "mettere gli operatori nelle migliori condizioni per lavorare" e nel "aumentare le strutture alberghiere e i centri congressi sempre all'insegna della qualità". Questo approccio suggerisce una visione strategica e investimenti mirati, sia da parte pubblica che privata, volti a consolidare e ampliare il primato acquisito, non solo recuperando il terreno perduto, ma migliorando attivamente la posizione competitiva globale.




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  • Ep. 68 Mance e etica
    Jul 4 2025

    Il presente rapporto offre una panoramica approfondita delle mance destinate al personale di pulizia negli hotel, analizzandone l'evoluzione storica, le usanze globali e i sistemi di riscossione. Storicamente, la mancia è passata da un gesto discrezionale a una componente cruciale del reddito, in particolare negli Stati Uniti, dove è intrinsecamente legata alla struttura salariale. Le pratiche variano notevolmente a livello globale, con alcune regioni in cui la mancia è attesa e altre in cui è considerata insolita o persino offensiva.

    L'avvento della società senza contanti ha avuto un impatto significativo sui metodi tradizionali di mancia, portando a un notevole calo delle mance in denaro contante e rendendo indispensabile l'emergere di soluzioni digitali. Questo cambiamento ha posto sfide significative per il personale di prima linea, che storicamente faceva molto affidamento su queste gratifiche. In risposta a queste sfide, piattaforme innovative come Tackpay stanno ridefinendo la gestione delle mance nel settore dell'ospitalità. Tackpay, in particolare, si distingue per la sua capacità di migliorare la trasparenza, l'equità e l'efficienza nella raccolta e distribuzione delle mance, offrendo una soluzione moderna ai problemi di lunga data del settore.



    La mancia, o "gratuity", è definita come una modesta somma di denaro che viene tradizionalmente lasciata, oltre il costo del servizio dovuto, come ricompensa diretta per un servizio ricevuto. Questa pratica è particolarmente diffusa nel settore alberghiero e della ristorazione. Sebbene in molti paesi europei, inclusa l'Italia, la mancia rimanga in gran parte a discrezione del cliente, la sua importanza varia considerevolmente a livello globale.


    Per il personale di pulizia degli hotel, le mance rappresentano una forma vitale di apprezzamento, spesso integrando quello che può essere un salario base modesto. Al di là della semplice compensazione, la prospettiva di ricevere mance funge da potente incentivo, motivando il personale a mantenere elevati standard di servizio e a prevenire l'autocompiacimento. Il recente e rapido declino nell'uso del contante, notevolmente accelerato dalla pandemia di COVID-19, ha inferto un "duro colpo" ai lavoratori dell'ospitalità in prima linea, inclusi gli addetti alle pulizie, che storicamente facevano molto affidamento su queste gratifiche in contanti come parte sostanziale del loro reddito. Questo cambiamento sottolinea l'urgente necessità di meccanismi alternativi per la gestione delle mance.



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  • Ep. 67 Influencer Marketing
    Jun 29 2025

    L'influencer marketing, o marketing di influenza, rappresenta una forma di marketing in cui un brand collabora con individui che possiedono una significativa presenza e un seguito sui social media, noti come influencer, al fine di promuovere prodotti o servizi. L'obiettivo primario di questa strategia è generare un passaparola autentico e mirato, volto ad aumentare la consapevolezza del marchio. Questa pratica si estende ben oltre la semplice pubblicazione di contenuti promozionali; gli influencer, infatti, spesso partecipano attivamente alla definizione della strategia di marketing, offrono feedback preziosi e analizzano i risultati delle campagne in collaborazione con i brand.


    Nel contesto attuale, l'influencer marketing si è affermato come una strategia dinamica e in continua evoluzione, diventando uno strumento cruciale per il settore alberghiero. Permette agli hotel di raggiungere i viaggiatori moderni, distinguersi efficacemente dalla concorrenza, costruire un rapporto di fiducia con i potenziali ospiti e, in ultima analisi, incrementare le prenotazioni. I viaggiatori contemporanei non cercano più solo una stanza d'albergo; desiderano esperienze memorabili. Gli influencer eccellono nel raccontare queste storie, catturando l'atmosfera, la qualità del servizio e le unicità di una proprietà in un modo coinvolgente e profondamente relazionabile.




    L'adozione dell'influencer marketing nel settore alberghiero è motivata da diversi fattori chiave che ne sottolineano l'efficacia strategica.

    In primo luogo, questa metodologia consente un aumento significativo della visibilità e il raggiungimento di nuovi segmenti di mercato. Collaborando con gli influencer, gli hotel possono penetrare in nicchie di mercato precedentemente inaccessibili attraverso i canali tradizionali, rafforzando contemporaneamente la loro presenza online. La capacità degli influencer di amplificare il messaggio del brand e di creare una comunità attiva attorno al prodotto è un vantaggio inestimabile.


    In secondo luogo, l'influencer marketing è intrinsecamente legato ai concetti di autenticità e fiducia, elementi sempre più ricercati dai consumatori. Le nuove generazioni, in particolare la Gen Z e i Millennial, tendono a fidarsi maggiormente delle raccomandazioni degli influencer rispetto alla pubblicità tradizionale. Studi recenti rivelano che il 57% degli utenti di YouTube e il 54% degli utenti di Instagram ripone una forte fiducia nelle raccomandazioni degli influencer, una percentuale significativamente superiore rispetto alla pubblicità convenzionale. Questa preferenza si spiega con il fatto che gli influencer offrono esperienze di prima mano, spesso percepite come oneste e non filtrate, rendendo il contenuto più genuino e relazionabile.


    In terzo luogo, l'impatto degli influencer sulle decisioni d'acquisto è notevole. Le statistiche indicano che il 60% dei consumatori è stato influenzato da un influencer prima di effettuare un acquisto in un negozio fisico, e il 56% ha acquistato un prodotto dopo averlo visto utilizzato da un influencer. Nel contesto dei viaggi, il 75% dei viaggiatori dichiara di essere influenzato dai social media nella scelta delle proprie destinazioni. Questo evidenzia un cambiamento nel percorso decisionale del consumatore, dove la raccomandazione da una fonte percepita come affidabile assume un ruolo centrale.


    Infine, gli influencer sono maestri nella creazione di contenuti di qualità e nel favorire il coinvolgimento. Sono in grado di produrre materiale visivamente accattivante e stimolante , che può essere riutilizzato efficacemente dal brand. L'elevato tasso di coinvolgimento generato dagli influencer consente di superare le limitazioni imposte dagli algoritmi dei social media, che spesso penalizzano la portata organica dei brand. Questo si traduce in un'estensione immediata della visibilità del brand oltre la sua base di follower diretta.








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  • Ep. 66 Displacement e la capacità di dire no
    Jun 29 2025

    L'industria alberghiera opera in un contesto dinamico, dove la massimizzazione dei ricavi e dell'occupazione è una priorità costante. In questo scenario, l'analisi di displacement emerge come uno strumento fondamentale per la gestione strategica delle prenotazioni. Il termine "displacement", che in inglese significa "sostituzione" o "spostamento", si riferisce a un'analisi approfondita volta a valutare il potenziale di guadagno di una specifica richiesta di prenotazione, come quella proveniente da un gruppo o un'agenzia, in relazione ai ricavi che tale richiesta potrebbe precludere da altri segmenti di mercato.


    Il concetto centrale è che le camere d'albergo rappresentano una risorsa limitata e deperibile: una volta che una camera viene venduta per un determinato periodo, l'opportunità di venderla ad altri per lo stesso periodo è persa. Pertanto, ogni decisione di accettare una prenotazione implica una valutazione attenta delle opportunità mancate. L'obiettivo primario dell'analisi di displacement è determinare quante delle camere attualmente in fase di vendita potrebbero essere vendute in futuro a prezzi più elevati ad altri segmenti di clientela, come ospiti individuali che prenotano tramite OTA (Online Travel Agencies) o clienti business.


    Questa analisi non si limita a un semplice confronto di prezzi, ma considera un quadro più ampio che include la propensione alla spesa extra dei diversi tipi di clienti (ad esempio, consumi al ristorante, bar, spa). Permette agli albergatori di prendere decisioni basate su dati concreti piuttosto che sull'istinto, garantendo che ogni prenotazione accettata contribuisca in modo ottimale alla redditività complessiva della struttura.




    Nel settore alberghiero, i termini "displacement" e "overbooking" sono spesso utilizzati in modo intercambiabile o confuso, ma rappresentano concetti distinti con implicazioni strategiche e operative molto diverse. Comprendere questa differenza è essenziale per una gestione efficace dei ricavi e per la reputazione dell'hotel.

    Il displacement è un'analisi proattiva e strategica. Si verifica quando un hotel, pur avendo camere disponibili, decide di rifiutare una prenotazione (spesso da un gruppo o un contratto a tariffa fissa) perché prevede di poter vendere quelle stesse camere a un prezzo più alto o a un segmento di clientela più redditizio in un secondo momento. L'azione di rifiuto è quindi intenzionale e basata su una valutazione economica per massimizzare il ricavo potenziale. L'obiettivo è ottimizzare il mix di clientela e le tariffe, evitando di "spostare" (displace) un ricavo superiore futuro a favore di un ricavo inferiore immediato.


    L'overbooking, d'altra parte, è la pratica di accettare più prenotazioni rispetto al numero effettivo di camere disponibili. Questa pratica può essere intenzionale o accidentale.


    • L'overbooking intenzionale (spesso chiamato "overselling") è una strategia pianificata per compensare le cancellazioni e i "no-show" (clienti che non si presentano) previsti, con l'obiettivo di raggiungere il 100% di occupazione e massimizzare i ricavi. Si basa su modelli predittivi e dati storici.


    • L'overbooking accidentale si verifica a causa di errori operativi, problemi tecnici (come la mancata sincronizzazione dei sistemi di prenotazione) o previsioni imprecise. In questi casi, l'hotel si trova in una situazione imprevista di sovra-capacità che può portare a problemi significativi.


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  • Ep. 65 I costi delle transazioni
    Jun 28 2025


    La gestione dei costi di elaborazione dei pagamenti rappresenta una componente critica per la redditività delle attività nel settore dell'ospitalità. Questo rapporto fornisce un'analisi dettagliata delle strutture tariffarie associate alle operazioni di pagamento tramite Booking.com, sia con carta virtuale che bonifico bancario, e le confronta con quelle offerte da gateway di pagamento diretti come Stripe, Nexi e Planet. L'obiettivo è delineare le differenziazioni di costo in base al tipo di carta (personale o business) e all'origine geografica della transazione (UE o extra-UE).

    Le principali osservazioni indicano che le Carte di Credito Virtuali (VCC) di Booking.com offrono una garanzia di pagamento, ma a un costo di transazione che varia tipicamente tra il 2% e il 3%. I bonifici bancari tramite Booking.com comportano un doppio onere: una commissione di Booking.com dell'1,5% più le commissioni bancarie della struttura ricettiva, che possono variare dall'1,1% al 3,1%. I gateway di pagamento diretti, come Stripe e Nexi, presentano strutture tariffarie più granulari, con costi significativamente maggiori per le carte commerciali e le transazioni internazionali (extra-UE). Nexi, in particolare, mostra una notevole variabilità basata sul circuito della carta e sull'origine geografica, con promozioni specifiche che possono mitigare alcuni costi. Planet, pur offrendo soluzioni globali, non fornisce dati espliciti sulle commissioni di transazione standard, ma evidenzia costi elevati per la conversione di valuta sui rimborsi.

    Per ottimizzare i costi, si raccomanda una scelta strategica dei metodi di pagamento, privilegiando le opzioni a minor costo quando possibile, una negoziazione proattiva con i fornitori di servizi di pagamento e un'attenta gestione delle transazioni internazionali e delle politiche di cancellazione.

    Il panorama dei pagamenti digitali è in continua evoluzione, e per le imprese del settore dell'ospitalità, la comprensione approfondita delle commissioni associate alle transazioni è fondamentale per il mantenimento della redditività. Spesso, questi costi, pur essendo una voce di spesa significativa, vengono sottovalutati o analizzati solo superficialmente. La complessità aumenta quando si opera tramite piattaforme di terze parti, come le Online Travel Agencies (OTA) del calibro di Booking.com, o quando si utilizzano diversi gateway di pagamento diretti.

    Una gestione efficace dei costi di elaborazione dei pagamenti richiede un'analisi granulare. Non è sufficiente conoscere una percentuale generica; è imperativo differenziare i costi in base al metodo di pagamento utilizzato (ad esempio, carta di credito virtuale, bonifico bancario), al tipo di carta (personale o business) e all'origine geografica della transazione (all'interno dell'Unione Europea o al di fuori). Questa analisi dettagliata consente alle aziende di individuare oneri nascosti, confrontare la convenienza delle diverse opzioni e, in ultima analisi, formulare una strategia finanziaria più informata e mirata all'ottimizzazione delle spese.



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  • Ep. 64 Geo e Connect AI
    Jun 27 2025

    La visibilità basata sull'intelligenza artificiale (AI) sta emergendo come un imperativo critico per le organizzazioni di tutti i settori. Questo concetto trascende la tradizionale presenza digitale, estendendosi alla capacità dei sistemi di intelligenza artificiale di scoprire, interpretare e agire in modo accurato sui dati e sulle offerte di un'entità. Tale cambiamento di paradigma è guidato dalla rapida adozione dell'AI generativa e dei Large Language Models (LLM) per il recupero delle informazioni e il processo decisionale.


    L'analisi della soluzione Lighthouse Connect AI rivela un approccio diretto per colmare una lacuna significativa nel settore dell'ospitalità. Questa piattaforma consente agli hotel di ottenere una visibilità cruciale e capacità di prenotazione diretta all'interno dei nuovi ecosistemi di pianificazione dei viaggi basati sull'AI. Fornendo dati strutturati e in tempo reale agli LLM, Lighthouse Connect AI mira a contrastare l'attuale predominio delle Online Travel Agencies (OTA) e a consentire agli hotel di generare entrate dirette.


    Le implicazioni strategiche di questa evoluzione sono profonde. Le aziende devono sviluppare proattivamente strategie AI definite, investire nella qualità e nella strutturazione dei dati e promuovere la collaborazione tra esseri umani e AI per sfruttare efficacemente la visibilità AI. Per il settore dell'ospitalità, l'adozione di soluzioni come Lighthouse Connect AI è fondamentale per mantenere la rilevanza competitiva e cogliere le opportunità nel panorama in evoluzione della pianificazione dei viaggi.






    La visibilità AI si riferisce alla capacità di un'entità di essere identificata, compresa e integrata in modo accurato e completo dai sistemi di intelligenza artificiale, in particolare nei contesti in cui agenti AI o Large Language Models (LLM) vengono utilizzati per la scoperta di informazioni, l'analisi e il processo decisionale. Questo concetto va oltre l'ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO) tradizionali, incentrati sull'uomo, per includere l'accessibilità dei dati strutturati e il flusso di informazioni in tempo reale per le macchine. Un esempio di questa necessità è l'informazione su dove, perché, come e da chi vengono utilizzati determinati agenti AI, che è fondamentale per gli obiettivi di trasparenza e controllo.


    I componenti fondamentali della visibilità AI includono:

    • Accessibilità e Struttura dei Dati: La capacità dei sistemi AI di accedere ed elaborare le informazioni. Ciò implica fornire i dati in un formato che gli LLM possano interpretare facilmente, come il Model Context Protocol (MCP), passando da un linguaggio statico a dati in tempo reale e azionabili. Ad esempio, per informazioni come tariffe e disponibilità, la connessione ai dati in tempo reale è cruciale, poiché gli LLM tradizionali spesso forniscono prezzi statici e non reali.


    • Monitoraggio e Approfondimenti in Tempo Reale: Il tracciamento e l'analisi continui dei dati per fornire informazioni aggiornate, consentendo misure proattive e decisioni informate. Questo è particolarmente importante per dati dinamici come le tariffe e la disponibilità nel settore dell'ospitalità.


    • Comprensione Contestuale: La capacità dell'AI non solo di recuperare dati, ma di comprenderne il contesto, le sfumature e la rilevanza per la query di un utente o un processo aziendale. Ciò si ottiene attraverso tecniche AI avanzate che interpretano il significato e le relazioni all'interno dei dati.


    • Azionabilità: Il potenziale per i sistemi AI non solo di fornire informazioni, ma di facilitare azioni o transazioni dirette basate su tale visibilità, come le prenotazioni dirette.








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    7 mins
  • Ep. 63 AI, controllo di gestione e sprechi alimentari
    Jun 27 2025

    Lo spreco alimentare rappresenta una delle problematiche più pressanti a livello globale, con circa un terzo del cibo prodotto annualmente che viene sprecato o perso. Questa problematica si traduce in un onere economico considerevole per il settore alberghiero, dove si stima che tra il 10% e il 15% del cibo acquistato nelle cucine commerciali venga scartato. Per gli hotel, ciò può comportare una riduzione del margine di profitto fino al 15% se il 30% del fatturato è destinato all'acquisto di cibo e la metà di questo viene sprecata.


    L'impatto dello spreco alimentare si estende ben oltre i costi diretti. La produzione, la preparazione e lo smaltimento del cibo scartato contribuiscono per il 6-10% alle emissioni globali di gas serra, una percentuale che supera persino quella del trasporto aereo. Questo rende la riduzione dello spreco alimentare un imperativo non solo economico, ma anche etico e ambientale per l'industria dell'ospitalità. È importante riconoscere che per ogni dollaro investito in programmi di riduzione dello spreco alimentare, gli hotel possono risparmiare sette dollari in costi operativi. Questa moltiplicazione dei benefici rivela che lo spreco alimentare comporta un "costo nascosto" molto più elevato di quanto possa apparire inizialmente, includendo non solo il valore monetario del cibo, ma anche l'energia, l'acqua, il lavoro e le emissioni di carbonio lungo l'intera catena di valore. Pertanto, gli investimenti in soluzioni per la riduzione dello spreco alimentare non sono una mera spesa, ma un'opportunità di investimento ad alto rendimento, generando benefici economici tangibili, miglioramenti ambientali significativi e un rafforzamento della reputazione aziendale in modo sinergico. La riduzione dello spreco si configura, di conseguenza, come una leva strategica fondamentale per la sostenibilità aziendale e la crescita della redditività.


    In questo contesto, l'Intelligenza Artificiale (IA) sta emergendo come uno strumento rivoluzionario e indispensabile per affrontare la complessa sfida dello spreco alimentare nel settore alberghiero. L'IA è in grado di automatizzare processi complessi, fornire analisi predittive altamente accurate e supportare la presa di decisioni strategiche, trasformando radicalmente il modo in cui le cucine operano e contribuendo a una riduzione significativa dello spreco alimentare. Sebbene un cambiamento culturale profondo sia un prerequisito fondamentale e il problema dello spreco alimentare sia "fatto dall'uomo" e "risolvibile" , l'IA va ben oltre la semplice funzione di tracciamento. Ad esempio, i sistemi IA non si limitano a registrare lo spreco, ma sono capaci di scoprire schemi nascosti attraverso l'analisi e di abilitare decisioni basate sull'IA generativa, fornendo raccomandazioni specifiche su perché, dove e quando lo spreco si verifica. Questa capacità dell'IA di diagnosticare le cause profonde dello spreco e di suggerire soluzioni mirate la trasforma da un mero strumento di misurazione a un potente catalizzatore di cambiamento. Fornendo dati e informazioni che rendono visibili le inefficienze e permettono ai team di identificare le radici del problema, l'IA facilita un cambiamento comportamentale e culturale all'interno del personale alberghiero. Questo processo basato sui dati trasforma la consapevolezza in azione mirata e sostenibile, posizionando l'IA non solo come una tecnologia, ma come un "sous chef" o "analista di dati" intelligente che aumenta le capacità umane, anziché sostituirle.




    Il mercato offre già diverse soluzioni basate sull'Intelligenza Artificiale che stanno rivoluzionando la gestione dello spreco alimentare nel settore alberghiero, fornendo strumenti concreti per l'ottimizzazione delle operazioni.


    Tra le piattaforme più rilevanti e adottate, spiccano Winnow Solutions, Orbisk e Leanpath.






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  • Ep. 62 Club Med e AI
    Jun 25 2025

    Club Med ha intrapreso una profonda trasformazione digitale tre anni fa, stabilendo una "Global Data Factory" come fondamento delle sue iniziative AI. Questa mossa strategica ha permesso di aggregare 2,1 miliardi di punti dati provenienti da 1,5 milioni di clienti e 25.000 dipendenti. L'azienda elabora cinque milioni di punti dati quasi in tempo reale, sfruttando il suo modello di business integrato e l'alta qualità dei dati, derivante dal fatto che il 73% dei clienti si rivolge direttamente a loro.


    Successivamente all'aggregazione dei dati, Club Med ha investito nella costruzione di una piattaforma AI e agentica. Questa piattaforma è progettata per migliorare l'efficienza e arricchire le esperienze in tutte le operazioni, dalle risorse umane (HR) alla responsabilità sociale d'impresa (CSR). Tra le iniziative chiave basate sull'AI figurano GM Copilot per le vendite, G.O. Match per l'ottimizzazione delle risorse umane e strumenti proprietari per la creazione di contenuti come Gentil Writer, volti a garantire la coerenza del marchio e l'efficienza.


    L'approccio di Club Med è fortemente improntato all'AI etica, alla sostenibilità e alla formazione dei dipendenti, posizionando l'AI come un complemento ai punti di forza umani e uno strumento per la leadership strategica.




    L'AI sta rivoluzionando il settore consentendo esperienze degli ospiti altamente personalizzate, ottimizzando le efficienze operative (ad esempio, prezzi dinamici, gestione energetica), migliorando la sicurezza e promuovendo iniziative di sostenibilità. Tuttavia, il settore affronta sfide significative, tra cui la privacy e la sicurezza dei dati, gli elevati costi di implementazione, l'integrazione con i sistemi legacy, l'adattamento della forza lavoro e l'imperativo di mantenere l'autenticità e la connessione umana.


    Attori di spicco come Marriott, Hilton, Expedia e Booking.com stanno implementando l'AI in diverse funzioni, dal servizio clienti e marketing alle operazioni di back-end e alla gestione ambientale, dimostrando approcci vari ma obiettivi strategici condivisi.



    Questa sezione pone le basi delineando la crescente importanza dell'intelligenza artificiale nel rimodellare il panorama dell'ospitalità e dei viaggi, sottolineando il suo ruolo come imperativo strategico piuttosto che un semplice miglioramento tecnologico.



    La tecnologia AI ha rapidamente permeato diversi settori, inclusa l'industria dell'ospitalità, ad alta intensità di lavoro, assistendo a continui progressi e a una rapida crescita. L'AI sta emergendo come una strategia fondamentale per migliorare l'efficienza operativa, elevare le esperienze degli ospiti e guidare un vantaggio competitivo. La capacità dell'AI di elaborare grandi quantità di dati, automatizzare compiti ripetitivi e fornire informazioni in tempo reale sta trasformando il modo in cui le aziende operano e interagiscono con i clienti. È significativo notare che oltre il 70% degli ospiti degli hotel ritiene che i chatbot AI siano utili per rispondere alle loro domande di base.




    La trasformazione digitale completa di Club Med, avviata tre anni fa, li posiziona come pionieri nello sfruttare l'AI per ridefinire l'esperienza degli ospiti e dei dipendenti. Il loro approccio, che inizia con una strategia fondamentale basata sui dati, offre un modello per l'adozione integrata dell'AI.




    L'AI non è semplicemente uno strumento aggiuntivo, ma un pilastro strategico fondamentale. Le fonti evidenziano costantemente il ruolo dell'AI nel "guidare il vantaggio competitivo" , nel "rivoluzionare" il settore e, per implicazione, nel rappresentare un "imperativo" data la vasta gamma di casi d'uso. L'approccio di Club Med, che ha iniziato con una "global data factory"




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