• America Week - Episodio 26
    Jul 4 2025
    NEW YORK (ITALPRESS) - Nel giorno in cui gli Stati Uniti celebrano il 249º anniversario della Dichiarazione di Indipendenza, Donald Trump si prepara a firmare la sua più grande vittoria legislativa da quando è tornato alla Casa Bianca. Il "One Big Beautiful Bill" è passato per un soffio alla Camera giovedì, 218 a 214, dopo aver superato il Senato con il voto decisivo del vicepresidente Vance. Una "Maga legge" da quasi 900 pagine, che promette tagli fiscali, sicurezza ai confini, ma anche drastiche riduzioni allo Stato sociale.
    Il simbolismo non poteva essere più chiaro: Trump firma il suo capolavoro politico nel giorno dell'Indipendenza americana. Ma questa firma, se da un lato mostra la forza del presidente all'interno del partito repubblicano dall'altro rivela i rischi di
    una presidenza sempre più imperiale, alimentata dalla recente decisione della Corte Suprema che ha conferito poteri straordinari al presidente, a scapito dei giudici federali

    xo9/fsc/gtr
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  • America Week - Episodio 25
    Jun 27 2025
    NEW YORK (ITALPRESS) - C’è stato un bombardamento. Poi una tregua. Poi Trump è volato al vertice NATO tra baci e abbracci. Ma la vera domanda resta: può un presidente bombardare un Paese sovrano senza informare il Congresso?
    E perché a New York un 33enne socialista ha appena terremotato il Partito Democratico? Proviamo a capirlo.
    xo9/fsc/gsl
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  • America Week - Episodio 24
    Jun 20 2025
    NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) - Guerra o diplomazia: questo è il dilemma.
    Per una volta, Donald Trump appare indeciso. L’uomo del “fuoco e furia”, del “solo io so cosa accadrà”, del tweet trasformato in strategia globale, si ritrova prigioniero di un paradosso: quello di aver accusato per anni i presidenti democratici di trascinare l’America in guerre disastrose...e ora rischia di fare lo stesso.
    Israele ha colpito in profondità, bombardando siti nucleari iraniani tra cui Arak e Natanz. L’Iran ha risposto lanciando missili su città israeliane, colpendo anche l’ospedale Soroka a Beersheba. E adesso? Tocca a Trump decidere se far scattare l’intervento militare diretto degli Stati Uniti.
    Ma la decisione che sembrava già presa – bombardare l’Iran – si è trasformata in una pausa teatrale, in un “wait and see” che sa di esitazione.
    xo9/fsc/gtr
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    6 mins
  • America Week - Episodio 23
    Jun 13 2025
    NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) - Dire che gli Stati Uniti sono uniti solo di nome, oggi non è più retorica. L'America si avvicina al 14 giugno - compleanno di Trump con parata militare per i 250 anni dell'esercito ma anche giornata di proteste chiamata "No King Day" - nel pieno di un clima politico e sociale incandescente. A
    infiammare l'atmosfera: lo scontro aperto tra il presidente e il governatore della California Gavin Newsom, e un episodio che potrebbe segnare una svolta. Dopo gli arresti a tappeto operati da ICE a Los Angeles contro migranti latinoamericani che si recavano al lavoro o accompagnavano i figli a scuola, la città è esplosa in proteste, e Trump ha risposto inviando 5.000 tra Marines e uomini della Guardia Nazionale, senza consultare le autorità locali. Newsom ha denunciato una "militarizzazione incostituzionale" e ha citato in giudizio l'amministrazione federale per "colpo di mano mai visto prima".

    xo9/fsc/gtr
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  • America Week - Episodio 22
    Jun 6 2025
    NEW YORK (ITALPRESS) - Volano gli stracci tra l’uomo più potente del mondo e quello più ricco. Donald Trump ed Elon Musk, fino a pochi giorni fa alleati strettissimi, si stanno ora scontrando in pubblico in quello che rischia di diventare il più esplosivo duello del secondo mandato presidenziale di Trump. E se le loro forze congiunte avevano già scosso il sistema americano, ora che sono nemici giurati il terremoto potrebbe essere ancora più devastante.
    xo9/fsc/mrv
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  • America Week - Episodio 21
    May 30 2025
    NEW YORK (ITALPRESS) - Negli Stati Uniti, la battaglia tra lo stato di diritto e un presidente che ormai sembra puntare apertamente a un modello autoritario continua.
    Partiamo dai dazi: la strategia economica di Trump – fatta di minacce commerciali e tariffe punitive – è stata colpita al cuore da una corte federale. I giudici della U.S. Court of International Trade hanno stabilito che il presidente non può usare l’International Emergency Economic Powers Act per imporre dazi su praticamente ogni Paese del mondo. Una sentenza storica.
    Nella decisione, la corte ha scritto che il presidente non ha un “potere illimitato” in materia di tariffe, e ha ordinato alla Casa Bianca di interrompere la raccolta dei dazi entro dieci giorni. Ma l’amministrazione si è subito appellata alla Corte d’Appello Federale, che ha concesso una sospensione temporanea. Quindi per ora, i dazi – anche quelli contro Cina, Canada, Messico – restano in piedi.
    xo9/mgg/gsl (video di Stefano Vaccara)
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  • America Week - Episodio 20
    May 23 2025
    NEW YORK (ITALPRESS) - “One Big, Beautiful Bill” è passato per un soffio alla Camera e Donald Trump lo ha celebrato come la legge più importante della storia americana. Ma dietro l’esultanza, c’è un prezzo altissimo: tagli brutali a Medicare e Medicaid, un buco da 2.700 miliardi nel deficit, e mercati in allarme. Il presidente è sceso in campo di persona, entrando a Capitol Hill per convincere gli ultimi repubblicani riluttanti. Il pacchetto fiscale include tagli alle tasse su mance e straordinari, detrazioni per chi compra auto americane e fondi per la militarizzazione del confine.
    xo9/fsc/gtr
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  • America Week - Episodio 19
    May 16 2025
    NEW YORK (ITALPRESS) - Il deserto e la Corte Suprema, i fasti del viaggio in Medio Oriente di Donald Trump e il caos costituzionale che continua a generare in patria. Gioie e dolori, successi diplomatico-commerciali e conflitti giudiziari che potrebbero cambiare per sempre il volto degli Stati Uniti d'America.
    Partendo dal viaggio del presidente Trump nella regione del Golfo; ufficialmente una missione diplomatica per sostenere la stabilità regionale, ufficiosamente una tournée d'affari che ha portato, questo sì, risultati concreti. In Arabia Saudita, Emirati Arabi e Qatar, Trump ha siglato accordi miliardari su energia, infrastrutture e difesa, rafforzando la tradizione americana di vedere nel Golfo non solo una polveriera geopolitica, ma anche e soprattutto un mercato fertile.
    xo9/fsc/gtr
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